CORPORATE CHALLENGE 2015/2016
Calcio a 7 - Maschile
28/11/2015

SERVIZI COMPLETI della 5a giornata

Cronache e chiavi tattiche del quinto turno di Regular Season


Vince il nero di notte

Dude normalizza Uniqa

CINQUINA La compagine di Dude schianta senza attenuanti gli avversari di Uniqa, Baldi in prima linea

 

 DUDE – UNIQA      5-1   

RETI: 18’ Suelzu (D), 23’ Acarnici (U), 14’ st Baldi (D), 16’ st Baldi (D), 20’ st Baldi (D), 23’ st Pastore (D).

DUDE: Calore 6.5,  Baldi 8 , Del Bianco 6.5, Pastore 6.5, Bruschi 6, Merlo 7, Suelzu 7, Loperfido 6.

UNIQA: Cocco 6, Acarnici 6.5, Grilli 5.5, Mantegazza 5.5, Salvau 6, Colombo 5.5, Di Franco 6,  Inguanti 5 .

 

CRONACA

Partita paziente, forse non bellissima ma terribilmente convincente per Dude, che sul finire si scrolla di dosso il pericolo (in questo match, modesto) portato da Uniqa che finora aveva convinto nel suo Corporate Challenge. Baldi e compagni forzano gli equilibri della partita e concludono in goleada, permettendosi gesti tecnici di tutto rispetto che la partita ancora non aveva avuto il piacere di raccontare, e lasciando a bocca asciutta i giocatori di Uniqa, che affondano nel nero della squadra avversaria nonostante la prestazione di tutto rispetto del solito Acarnici. Sarà stata l’ora tarda oppure qualche carenza tecnica delle due squadre, ma la partita comincia tra gli sbadigli: i piedi delle due squadre per un quarto d’ora abbondante gelano come influenzati dal freddo atmosferico, e regalano pochi sorrisi alle panchine. E’ Dude generalmente a controllare la partita, con una prestazione sontuosa dei difensori in maglia nera (Del Bianco, Merlo e Loperfido, che poi calano un poco nella ripresa) che neutralizzano ogni pericolo avversario e anzi hanno piede delicato per far ripartire la propria squadra, Bruschi soprattutto molto cercato sulla sinistra. La partita di Uniqa lascia invece a desiderare, limitandosi al solo contenimento e non riuscendo neanche nel fraseggio elementare, nonostante un buon avvio del loro numero, Salvau e del solito Acarnici, che questa volta trova più difficoltà però nell’imporre la sua prestanza fisica: è Acarnici che con il suo destro costruisce la prima occasione da gol intorno al minuto 10’, tiro parato da Calore in versione uomo-ragno soprattutto nella ripresa. Il più attivo in zona gol per Dude è Suelzu, che cinque minuti prima del fischio di metà gara corregge il risultato di perfetta parità con il suo destro, proprio l’attaccante in maglia nera che come un falco per tutto il primo tempo è stato un pensiero per gli avversari, e un pericolo sempre vispo tra le maglie bianche in zona gol. La risposta di Uniqa è però di carattere, e il risultato viene subito pareggiato con un gran gol di Acarnici: calcio d’angolo battuto da Grilli (che poco oltre a questo assist farà nella partita) che finisce perfettamente sul sinistro del numero tre, che con coordinazione perfetta scarica il pallone nella rete e beffa Calore. Le formazioni vanno al riposo sul risultato di 1-1, senza aver regalato troppe emozioni e conservando una parità nel risultato, pendente però verso Dude per gioco messo in campo. La ripresa è un monologo tutto a tinta nera: Uniqa non entra in campo, e riesce a rendersi pericolosa soltanto a fiammate intorno al 10’, zittita ripetutamente da un clamoroso Calore e dai suoi riflessi (in particolare su un colpo di testa di Acarnici maturato da palla inattiva, che Calore ha la prontezza di deviare, aggiudicandosi di fatto il duello col giocatore in maglia bianca). Per Dude il secondo tempo acquisisce gradualmente i connotati di una cavalcata trionfale, preannunciata da Merlo che solo davanti al portiere sbaglia un colpo di testa da spingere esclusivamente in rete, e poi avviata e conclusa da tre perle di Baldi, tutte quante da lontano e tutte quante degne di essere ben raccontate: il primo gol, quello del vantaggio, arriva dal limite dell’area con un destro praticamente al volo (complice un bel passaggio di Suelzu) che si insacca alla destra del portiere. Il secondo gol matura da punizione, missile terra aria che ancora una volta lascia Cocco battuto, e infine il terzo che matura ancora dalla parte sinistra del campo, realizzato ancora col destro, ancora dalla distanza, ma questa volta alla sinistra del portiere: in meno di 10’ minuti, con il cronometro che corre veloce verso la conclusione, Baldi con la sua tripletta ha dato un gancio alla partita mettendola sul 4-1 per la sua squadra. Praticamente allo scadere mette il punto esclamativo per la squadra in nero vestita Pastore, con un bel gol di tacco viziato dall’assist del solito Baldi, che regala un tondo risultato alla sua squadra: si aprono le docce negli spogliatoi, Dude batte Uniqa per 5-1 e torna a casa con il sorriso e qualche convinzione il più.

CHIAVE TATTICA

Bella partita giocata da Dude: solida in difesa, propositiva a centrocampo e implacabile in attacco. Il pressing portato dagli attaccanti a tutto campo ha prodotto numerose palle recuperate e impensierito la difesa di Uniqa, che mai è riuscita a far ripartire i suoi se non grazie ai piedi di Acarnici, che si salva, e Salvau che si muove molto: il risultato di 5-1 racconta tutto il resto.

 

PAGELLE

DUDE

CALORE 6.5 Da manuale del riflesso la sua parata su Acarnici nel secondo tempo, incolpevole sul gol del momentaneo pareggio di Uniqa.

BALDI 8 E’ il vero mattatore della partita, lui che regala i tre punti alla sua squadra, ottima tecnica, buona visione di gioco, voto strameritato.

DEL BIANCO 6.5 Sulla sinistra è ordinaria amministrazione per lui, che si salva con tutto il suo reparto difensivo: l’armonia di reparto fa ben sperare.

PASTORE 6.5 Cinquanta minuti di sostanza sulla destra, e si concede anche il lusso del colpo di tacco allo scadere: se anche la classe operaia ricama …

BRUSCHI 6 I primi dieci minuti del primo tempo sono molto positivi, sembra l’unico ad essersi riscaldato prima della partita: forse per questo alla lunga si spegne, ma bene anche lui.

MERLO 7 E’ il comandante della difesa, gestisce ogni pallone e convince moltissimo per la quantità messa in campo: peccato per quel colpo di testa, sarebbe stata giusta ricompensa.

SUELZU 7 E’ dovunque, e spesso insieme a lui troviamo la palla: suo il gol che sblocca la partita, prestazione generosa.

LOPERFIDO 6 Forse il meno vispo tra i suoi, ma gioca di fianco a Merlo e oggi tutto è una passeggiata anche per lui, gli piace vincere facile.

UNIQA

COCCO 6 E’ difficile incolparlo per i tanti gol presi: forse può di più sulla punizione di Baldi, sul suo palo, ma con qualche parata pareggia il conto.

ACARNICI 6.5 Decisamente il migliore tra i suoi: comincia l’azione, la porta avanti e spesso la conclude, peccato gli sia mancato il corale.

GRILLI 5.5 Soffre troppo, sulla destra, anche se il suo piede da calcio piazzato regala pericoli alla porta avversaria: affonda con tutti gli altri.

MANTEGAZZA 5.5 Si fa male nel secondo tempo e gioca meno degli altri, ma comunque non è mai pienamente nella partita: poche cose giuste.

SALVAU 6 Forse il suo stile è un po’ fumoso, ma il primo tempo è positivo in mezzo al campo: scompare nella ripresa, come tutti i suoi compagni.

COLOMBO 5.5 Entra ma fa poco in attacco, complice la disparità fisica con i difensori: recupera comunque un paio di palloni e dimostra tanta voglia.

DI FRANCO 6 Anche lui nella ripresa è brutta copia di se stesso, ma come Salvau guadagna una sufficienza per quanto dimostrato in avvio: positivo!

INGUANTI 5 Il peggiore anche senza commettere errori clamorosi: affonda in difesa e perde molti palloni, sia a destra che a sinistra, bocciato.

 


Flowserve straordinaria

Notte fonda per Generali

BOMBER DI RAZZA Antonio Francescon di Flowserve va in fuga solitaria nella classifica dei cannonieri del Corporate Challenge

 

 FLOWSERVE – GENERALI      12-1   

RETI: 1' Scapini (F), 10' Scapini (F), 15' Mariani (F), 17' Weiskopf (G), 21' Francescon (F), 1' st Picaro (F), 8' st Francescon (F), 10' st Gallo (F), 21' st Cati (F), 22' st Francescon (F), 23' st Cati (F), 24' st Paroni (F), 25' st Bolognesi (F).

FLOWSERVE: Maniscalco 6.5, Bolognesi 7, Cati 6.5, Francescon 8, Gallo 7, Mariani 7, Milesi 6.5, Paroni 6,  Scapini 8 , Picaro 6.5, Viganò 6, All. Meroni 7.

GENERALI: Arturi s.v., Marchesi 5, Amodio 5, Appiano 6, Cristanziani 6,  Lisco 5 , Sassanelli 5, Pucciarelli 6, Romani 6, Solin 6, Creanza 5, Bettiol 5, Weiskopf 6.5, All. Ossoli 5.

 

CRONACA

Non c'è stata partita tra Flowserve e Generali. I padroni di casa asfaltano gli avversari co un 12-1 senza riserve e che non ammette sconti sulla valutazini tecniche. Generali è apparsa come una squadra troppo brutta per essere vera. Dopo neanche trenta secondi un ispiratissimo Scapini porta in vantaggio i suoi, grazie a un'incursione centrale e un destro secco in rete. Flowserve continua ad attaccare a mille, senza concedere un attimo di tregua. Al decimo è ancora Scapini a siglare un gol. Palla alta sul secondo palo, Scapini indisturbato calcia al volo cercando e trovando il palo lontano realizzando una rete d'applausi. Passano pochi minuti e Mariani difende un pallone alto in area, lo mette giù, si divincola dal difensore avversario e di precisione batte Marchesi. Passano due minuti e si vede finalmente Generali. Pucciarelli lavora un buon pallone sulla destra, trova il corridoio giusto per Weiskopf che di punta trova l'angolino basso e il gol per i suoi. 3 a 1. Ma il gol di Weiskopf è solo un abbaglio, i ragazzi di Meroni vanno vicini al quarto gol prima con un tiro di Scapini che termina fuori e poi con un tiro a giro di Francescon parato in angolo. Nei minuti finali del primo tempo è proprio Francescon a trovare la via del gol. Scambio tra lui e Gallo, tiro dal limite e palla nell'angolino basso. Al duplice fischio dell'arbitro Flowserve 4, Generali 1. La truppa di Ossoli fatica a costruire e subisce la grande intensità imposta da Flowserve. La ripresa, come la prima frazione, si apre con il gol di Floweserve. Questa volta a entrare nel tabellino marcatori è Picaro, che spinge in porta un pallone vagante in area dopo una serie di rimpalli. Successivamente è Francescon a incrementare il vantaggio, rimessa laterale battuta lunga, lui sul secondo palo indisturbato spinge di testa la palla in rete. Neanche due minuti e anche Gallo partecipa al festival del gol. Incursione sulla destra che si conclude con un gran tiro che vale il 7-1. Durante gli ultimi cinque minuti di gioco, Generali va allo sbando. Segnano a raffica prima Cati, servito a centro area da Viganò, poi Francescon con un tiro dalla distanza, ancora Cati e infine anche Paroni e Bolognesi con un tiro deviato da un difensore. Triplice fischio e risultato di 12 a 1. Flowserve perfetta, Generali dentro a un incubo.

CHIAVE TATTICA

Intensità, dinamicità e grande collettivo. Sono questi gli ingredienti della straordinaria vittoria di Francescon e compagni. Dal primo all'ultimo minuto non hanno mai lasciato l'iniziativa a Generali, hanno controllato la gara senza però rinunciare ad attaccare. Francescon e Scapini sicuramente in mostra, ma ovviamente una prova fantastica di tutta la squadra. Disastrosi i ragazzi di Generali, poche idee soprattutto confuse, difesa inesistente e nessuna reazione. Gli avversari erano sicuramente più forti e più in forma, ma per i ragazzi di Ossoli questa sconfitta è davvero un brutto colpo. Nessun alibi quindi per Generali che deve rimboccarsi le maniche e rialzarsi già dalla prossima gara.

 


Abbate con un gol che vale oro

Accorhotels di misura su Mediamond

MAN OF THE MATCH Amedeo Abbate con il suo acuto decide la delicata sfida di Accorhotels contro Mediamond

 

 ACCORHOTELS – MEDIAMOND      1-0   

RETE: 17'st Abbate (A).

ACCORHOTELS: Corrado 6.5, Di Stefano 6, Montemezzani 6.5,  Abbate 7 , Nosotti 6.5, Cattaneo 6, Peluso 7, Martino 6, Pierro 6.

MEDIAMOND: Di Trani 6.5, Pisano 7, Carè 6.5, Baldissin 6,  Maugeri 5.5 , Paci 6.5, Galbiati 6, Coco 5.5.

 

CRONACA

La sfida ad alta quota nella Corporate Challenge tra Accorhotels e Mediamond, separati da un punto prima dello scontro diretto, termina con la vittoria di misura per Accothotels grazie a una rete di Abbate, che porta così i suoi a undici punti in classifica scavalcando proprio i blues del tecnico Jarusso. Il sintetico della Scarioni è la cornice ideale per ospitare una partita delicata come quella tra due delle squadre più pericolose dell'intero Corporate Challenge, arrivato alla sua quinta giornata. L'inizio di partita è complicato per entrambe le formazioni, al punto che la prima pericolosa occasione da gol si registra solamente al 12', quando Montemezzani prova a trovare il gol dal fondo. I primi minuti dimostrano come le due squadre si temano e preferiscano fare attenzione in fase difensiva piuttosto che sbilanciarsi troppo per trovare il gol. I difensori di entrambe le squadre sono ordinati e insuperabili, soprattutto la coppia Pisano-Paci per Mediamond e Nosotti per Accorhotels, il più ispirato tra la squadra in maglia bianca nei primi minuti insieme al capitano, Montemezzani. L'altra faccia della madaglia sono gli attacchi imprecisi e spesso inconcludenti: per Accorhotels sono sembrati troppo forzati i tentativi di servire con palloni alti la testa di Abbate, mentre Mediamond non è stata capace di sfruttare alcune ripartenze potenzialmente pericolose. Dalla metà del primo tempo la partita prova ad aumentare di intensità, ma i tentativi di entrambe le squadre di andare al gol finiscono spesso sul fondo. Il primo pericolo vero per una delle due porte si ha solamente al 20', quando Montemezzani serve Abbate che di testa si fa fermare da Di Trani, bravo anche a salvare sulla respinta dello stesso numero sette in maglia bianca. I primi otto minuti della ripresa sembrano ripercorrere le orme dell'avvio di primo tempo: le due formazioni faticano a trovare il modo per arginare le difese avversarie e non si registrano pericolose occasioni da gol. All'ottavo per la prima volta dall'inizio della partita viene chiamato in causa seriamente Corrado, bravo a neutralizzare una girata pericolosa di Paci. Le palle-gol sembrano a questo punto aumentare, probabilmente anche a causa della stanchezza che allunga le squadre e che rende meno lucide le due difese, fino a questo momento impeccabili. E così, dopo un paio di occasioni insidiose per parte, ecco che al 17' la partita si sblocca: Paci (uno dei migliori fino a questo momento) perde palla a centrocampo, Peluso guida il contropiede e serve benissimo Abbate che a tu per tu con Di Trani non sbaglia. Come preventivabile, la partita si sblocca su un episodio, ovvero una palla persa in fase difensiva che ha dato il là a un due contro uno difficilmente arginabile dalla difesa di Mediamond. Gli uomini di Jarusso provano a questo punto a riagganciare il pareggio, ma gli attacchi finiscono sul fondo e non impensieriscono mai veramente la salda porta di Corrado. E' anzi Accorhotels che va più vicino al gol con una doppia palla-gol prima con Montemazzani e poi Abbate che legittima la vittoria degli uomini in maglia bianca che si portano dunque, momentaneamente, al primo posto in classifica.

CHIAVE TATTICA

Per un tempo e mezzo la partita è stata sostanzialmente equilibrata e corretta, con entrambe le squadre molto attente in difesa ma imprecise in zona gol. Mediamond nel primo tempo è sembrata più padrona del gioco, con Baldassin che spesso veniva tra le linee a ricevere palla e con Paci molto ordinato nel far girare palla, mentre Accorhotels si è affidata sopattutto a Montemazzani e ai lanci verso la testa di Abbate, anche se Pisano è sempre stato molto attento nel neutralizzare il numero sette di Accorhotels. Serviva un episodio per sbloccare una partita del genere e un episodio è arrivato: è bastato questo per indirizzare la partita a favore di Accorhotels.

 


Caruso, un acuto quasi ghiacciato

Minghinelli, agitato non mescolato

TORCIA UMANA Matteo Minghinelli mette a ferro e fuoco la difesa dell'Unione Penalisti con le sue accelerazioni

 

 UNIONE PENALISTI – PWC      0-3   

RETI: 4' st Caruso (P), 5' st Minghinelli (P), 24' st Minghinelli (P).

UNIONE PENALISTI: Mezzanotte 6, Marra 6, Nicolò 6, Pirro 5.5, Cocchini 6,  Gerunda 5 , Picotti Matteo 6.5, Picotti Emanuele 6, Malvezzi 6, Ambrosio 6.5.

PWC: Iazzetta 6.5, Signoriello 6,  Minghinelli 7.5 , Zizzi 6.5, Regina 7, Busso 6, Pascale 6, Caruso 6.5.

 

CRONACA

Il risultato del campo che emerge dalla sfida tra Unione Penalisti e Pwc non deve trarre in inganno, il successo della compagine orange è stato si meritato, ma i “submariners” hanno pagato oltremisura alcune situazioni di gioco che sono andate sempre nel peggiore dei modi. In aggiunta un Gerunda ancora lontano dalla migliore condizione e momenti di disordine tattico, hanno fatto si che progressivamente Minghinelli e compagni andassero in fuga. Dopo quattro minuti proprio una conclusione dalla distanza del man of the match degli orange scheggia la parte superiore della traversa, un acuto scintillante nella prima parte di un match che stenta oltremodo a decollare. Si fa strada però anche l'Unione Penalisti, provando a rompere gli indugi con una parabola micidiale di Marra, conclusione che viene deviata in corner da un incredibile colpo di reni di Iazzetta. La truppa di Pwc riesce di più a far girare la palla sulla corta distanza, con la conseguenza che il possesso rimane nettamente dalla loro parte. I giocatori di Pwc però sono anche più aggressivi quando si tratta di accorciare in fase di non possesso, come l'occasione i cui in netto anticipo Busso conquista la sfera e suggerisce per Minghinelli, il cui destro rasoterra si spegne a lato ma non di molto. Minghinelli svaria su tutto il fronte offensivo, cambiando spesso la maniera di concludere in porta. Il suo destro a giro basso deviato in angolo da Mezzanotte è comunque l'ultimo sussulto di una prima frazione di gioco che non ha più nulla da dire. Il freddo irrigidisce e non poco la fluidità della manovra, evidenza più marcata sicuramente tra le fila dell'Unione Penalisti. Nella ripresa dopo tre minuti il colpo di testa di Busso sul cross di Zizzi finisce fuori di poco, un minuto più tardi invece il rinvio di Pirro carambola nello stretto sui piedi di Caruso, che si aggiusta la sfera e mette alle spalle di Mezzanotte. Passano sessanta secondi e la compagine di Pwc trova già il raddoppio: questa volta è Minghinelli a portare palla e a vincere un contrasto al limite dell'area, gonfiando la rete poi con un destro potentissimo che si insacca sotto la traversa. Due colpi al volto che l'Unione Penalisti fa fatica a digerire, Matteo Picotti in un paio di occasioni riesce a ripartire con veemenza ma dimentica di alzare lo sguardo per vedere dove sono i compagni e il tutto finisce con un nulla di fatto. Qualche sussulto sul campo quasi brinato ma niente di particolare, fino a un minuto dalla fine quando Pwc piazza la zampata che chiude definitivamente la contesa. Gli orange conquistano un fallo a centrocampo e mentre i giocatori dell'Unione Penalisti sono impegnati a discutere tra di loro, Caruso batte velocemente in verticale in direzione di Minghinelli, freddo come la tundra siberiana nell'aggiustarsi il pallone per battere Mezzanotte con un preciso rasoterra da pochi passi.

CHIAVE TATTICA

L'Unione Penalisti non ha nettamente demeritato, ma è chiaro che se a fronte di una difesa non sempre infallibile il reparto avanzato non produce molto le cose non possono funzionare meglio di così. Pwc invece ha dimostrato ancora una volta che nella passata edizione non è arrivato davanti a tutti per caso. Al di là della qualità dei singoli infatti, è la velocità di circolazione della palla che fa sempre la differenza in favore della compagine orange.

 


Tutti i Ferri del mestiere

Prelios si sbarazza di Bmw

CRESCITA E' un buon momento per la formazione di Prelios, che trova in Ferri la sua bocca di fuoco 

 

 BMW - PRELIOS      3-6   

RETI: 6’ Mancini (B), 11’ Ferri (P), 23’ Olimpio (P), 11’ st Ferri (P), 12’ st Ferri (P), 18’ st Mancini (B), 21’ st Ferri (P), 23’ st Pozzi (B), 23’ st Izzo (P).

BMW:  Arosio 5 , Griggio 6, Mancini 6.5, Colombo 5, Lecchi 5.5, Pozzi 6, Salerno 6.5.

PRELIOS: Sala 6,  Ferri 7.5 , Olimpio 6.5, Tartaglia 6, Izzo 6.5, Magnelli 6, Sironi 6, Verni 6.

 

CRONACA

Folate di vero calcio sono riuscite a imporsi su un ordine di gioco chiaro ma ancora una volta spuntato: potrebbe riassumersi così la partita, decisa dal grande lavoro dei gemelli del fronte d’attacco bianconero (Ferri e Izzo) che una volta entrati nel ritmo sono stati inarrestabili anche per la buona difesa di Bmw, di Mancini e Salerno in particolare, traditi stavolta troppo spesso dal loro portiere. Quando comincia la partita si vede subito la docilità con lui il pallone corre tra i piedi di Bmw, decisamente concentrata ma anche paziente nel trovare il buco per affondare, pur perdendo costantemente il supporto di Colombo (terminale offensivo anche oggi in serata no), Questo fraseggio complica il primo tempo di Prelios, che sembra possedere maggiore dinamismo nelle gambe senza però riuscire a dimostrarlo all’inizio con quella supremazia che alla lunga la partita non potrà nascondere. Il risultato del primo tempo non poteva dunque non essere deciso da palle inattive, insieme a un grave errore di Arosio: il momentaneo 1-0, quello che intorbidisce le acque della partita, è di Mancini che di testa su calcio d’angolo porta i suoi in vantaggio trafiggendo un incolpevole Sala. Intorno alla metà del primo tempo è Ferri (un numero 7 imprendibile, il migliore dei suoi), con pesantissima complicità di Arosio che gli regala un rinvio sui piedi, a rimettere in dubbio questione e risultato, 1-1. Nel finale addirittura, ancora su calcio piazzato, Prelios coglie un vantaggio sofferto per una partita di tale equilibrio, rete segnata da Olimpio praticamente allo scadere della prima frazione: le squadre riposano e cambiano campo con la compagine bianconera in vantaggio e quella biancorossa subito in scia, tutto questo prima che cominci il vero show di Ferri. La pressione nel secondo tempo di Prelios è un’altra, cresce sensibilmente e in proporzione alle difficoltà patite da Arosio e compagni: il primissimo squillo è in realtà di Pozzi per Bmw, che ben imbeccato da Mancini si mangia nel peggiore dei modi un gol davanti al portiere, che trae lustro dalla sua parata. Il tamburo di Prelios batte forte e all’11’ una sanguinosissima doppietta di Ferri chiude momentaneamente i giochi, prima con un destro dal limite sinistro dell’area di rigore che spiazza Arosio, poi su punizione calciando una bomba sul palo di un non impeccabile portiere dei biancorossi. Sembrano essere rimaste solamente le briciole della partita per Bmw, con questo colpo da ko sferrato da Ferri che mette in risultato sul 4-1 per Prelios. Soltanto Mancini, positivo finora, il migliore dei suoi, poteva riuscire nel tentativo di innescare la bomba della reazione: su punizione da lontanissimo sferra un sinistro tutto tranne che innocuo soprattutto quando viene deviato, che chirurgicamente si insacca nella porta di Sala per il 2-4 momentaneo. Quando si entra negli ultimi cinque minuti di partita gli animi sono caldi e Bmw adesso ci crede, rimessa in partita da Mancini, ma è Pozzi ancora una volta a spegnere tutti gli animi e a riportare i suoi sulle tre lunghezze di vantaggio: al 21’ del secondo tempo siamo 2-5 per Prelios. Arriva anche un 3-5 firmato Pozzi, che sulla destra ben imbeccato da Griggio spara sotto la traversa e firma il gol più bello di giornata, gol purtroppo inutile forse anche senza la conclusiva firma di Izzo, che tirando da metà campo insacca un colpevole e funestato Arosio condannando la squadra avversaria a una sconfitta: la partita, decisa soprattutto da un instancabile Ferri che a folate ha spaccato in due l’incontro, termina con un punteggio di 3-6 per Prelios, risultato che forse non loda a dovere le prestazioni di quasi tutto quanto il team biancorosso, che, pur dovendo fare i conti con un portiere in serata buia e un attaccante decisamente poco incisivo, ha reso in mezzo al campo un ordine e una pazienza nel fraseggio che lasciano ben sperare.

CHIAVE TATTICA

Bmw trova una buona difesa, soprattutto in fase di impostazione del gioco, ma i movimenti in mezzo al campo di Lecchi sono molto lenti e anzi assenti sono i movimenti in profondità di Colombo, attaccante spaesato in veste biancorossa. Dall’ altra parte il corale è meno organizzato ma meglio riesce a recapitare la palla in attacco, dove è esclusivo affare della coppia Izzo-Ferri.

 


Ensto lancia la prima pietra

Un rigore salva il destino di Kia

ROCCIOSI Un punto positivo per Ensto Italia, che nel finale sfiora anche la vittoria con Maffezzoni, Campagna dice no

 

 ENSTO – KIA      1-1   

RETI: 9' st Maffezzoni (E), 20' st rig. Carrino (K).

ENSTO ITALIA:  Lunghi 5 , Alvino 6, Di Salvo 6.5, Buccoliero 6.5, Campostrini 6.5, Gandolfo 6.5, Insinga 6, Rippa 5.5, Nogarè 6.5,  Maffezzoni 7 . All. De Vecchi 6.5.

KIA: Campagna 7, Lanaro 6, Massaro 6, Pasquale 6, Carrino 6, Graziosi 5.5, Martucci 6.5, Pannuzzo 6, Sasso 6, Brenna 6, Palomba 6.5. All. Famulro 6.

AMMONITI: Maffezzoni, Nogarè e Lunghi (E), Martucci (K).

 

CRONACA

Kia parte con un 3-2-1 in cui Martucci da terzino sinistro spinge tantissimo e costringe la formazione avversaria a schiacciarsi e lasciare isolato là davanti Maffezzoni, centravanti puro nel 2-3-1 disegnato da De Vecchi. Tale situazione resiste però per neanche metà tempo: quando il numero dieci in maglia rossa viene sostituito e Ensto contemporaneamente butta nella mischia Buccoliero a creare scompiglio in quella stessa fascia, l'inerzia della gara si capovolge e sono gli uomini in nero a rendersi più volte pericolosi. Campostrini scalda più volte i guantoni di un attento Campagna, che è prodigioso poi su un perfetto inserimento sul primo palo di Maffezzoni da corner: girata da neanche un metro, respinta d'istinto dell'estremo difensore. La squadra di Famularo torna pericolosa poco prima dell'intervallo, soprattutto con un paio di tiri da lontano di poco a lato, ma anche con un'occasione nitida: Pannuzzo mette il turbo e fa fuori tutto l'asse di destra di Ensto, fino a presentarsi a tu per tu con Lunghi che ci mette una pezza in uscita. Nella ripresa Kia muta il proprio assetto: difesa a due e Martucci inserito come centrocampista centrale. Il gioco ne trae beneficio: Pasquale, Pannuzzo, Brenna e lo stesso Martucci sembrano trovarsi a loro agio e imbastiscono apprezzabili trame palla a terra. Ma proprio nel miglior momento dei reds, ecco la doccia fredda: un poderoso Maffezzoni scappa via centralmente ed esplode un imprendibile diagonale rasoterra da fuori, che vale l'1-0 per Ensto. Subita la rete, Kia prova ad aumentare la densità offensiva e costringe Gandolfo e Di Salvo agli straordinari. Ci pensa però Lunghi a propiziare il pareggio: il portiere di Ensto va a farfalle su un corner (seconda uscita a vuoto in pochi minuti) e nel tentativo di riacciuffare la sfera travolge Palomba, salito dalla difesa per il calcio d'angolo. Rigore netto e penalty trasformato da Carrino: palla all'angolino, Lunghi intuisce ma non può arrivarci. Il risultato non si schioda dall'1-1 fino al triplice fischio. Kia sembra averne di più nel finale, ma l'ultimo squillo è targato Ensto: punizione dalla lunga distanza calciata con precisione da Maffezzoni, con Campagna che vola a prendersi il suo 7 in pagella.

CHIAVE TATTICA

Facendo ruotare molti giocatori in più ruoli e variando la disposizione tattica a più riprese, Kia ha faticato a mantenere continuità nella pressione: il portiere avversario è stato chiamato in causa poche volte e il pari è giunto grazie a un rigore derivato da un'azione di mischia; ordinata la fase difensiva, alle prese con due ossi duri come Campostrini e Maffezzoni. Più lineare Ensto, che senza troppe geometrie ha saputo affidarsi efficacemente ai suoi uomini più talentuosi e ha visto svanire in maniera beffarda i tre punti.