CORPORATE CHALLENGE 2015/2016
Calcio a 7 - Maschile
12/12/2015

Servizi completi della settimana

Cronache e chiavi tattiche dei recuperi e degli anticipi


Vittoria Uniqa

Kia a fari spenti

BOTTINO Continua a mietere vittime la formazione di Uniqa, una delle più in forma del Corporate Challenge

 

 KIA – UNIQA      2-6   

RETI: 5' Sasso (K), 19' Colucci (U), 21’ Acarnici (U), 9’ st Acarnici (U), 13' st Colucci (U), 13' st Brenna (K), 14' st Acarnici (U), 24' st Colucci (U).

KIA: Scurto 5, Cogliandro 6, Lanaro 5.5,  Pannuzzo 5 , Sasso 6, Brenna 6.5, Palomba 5.5, Famularo 5. A disp. Zirilli.

UNIQA: Cocco 6,  Acarnici 7.5 , Inguanti 6, Salvau 6.5, Colucci 7.5, Mondoni 6.5, Mangano 6, Mazzucco 6, Colombo 6, Di Franco 6. All. Esposito 6.

 

CRONACA

Vittoria convincente per la formazione Uniqa che ha sconfitto con un risultato tennistico Kia, incapace di contenere Acarnici e Colucci, devastanti per tutti i cinquanta minuti. Eppure a passare in vantaggio è proprio Kia con il fortunato Sasso che dalla corsia di destra sbaglia il cross e realizza un gollonzo clamoroso. Colucci non ci sta e prova riportare in parità il parziale di gara con due iniziative personali, entrambe fermate dal palo dopo una leggera deviazione di Scurto, non precisissimo. Al terzo tentativo Colucci trova lo spunto giusto. L’intesa con Salvau è ottima e il triangolo tra i due riesce alla perfezione, con freddezza il cannoniere principe d Uniqa supera Scurto. Kia reagisce immediatamente conquistando un angolo calciato con Famularo, il traversone è impattato di testa da Lanaro che impegna severamente Cocco. Due minuti più tardi Acarnici, altro grande protagonista della gara, trova il sorpasso per i suoi. Il corsaro di Uniqa all’ennesima conclusione dalla distanza trova il gol, complice un imperfetto disimpegno di Scurto. La prima frazione di gioco termina senza ulteriori emozioni con Uniqa che è meritatamente in vantaggio ed esprime un bel calcio sotto comando di Mondoni che predilige un gioco semplice, palla a terra, a due tocchi. L’emblema del calcio. Nella seconda frazione di gioco Uniqa parte fortissimo con i soliti Colucci e Acarnici. I ragazzi di Esposito inscenano un’azione da manuale quando Acarnici serve in profondità Salvau che a sua volta fa la sponda per la conclusione di Colucci, deviata però in angolo. Kia con i suoi componenti più importanti in serata no, cerca e trova qualche conclusione ma senza impensierire l’estremo difensore avversario. Nel giro palla difensivo Pannuzzo si incaponisce in un dribbling pericoloso che Acarnici intercetta e davanti al portiere avversario insacca con un tocco morbido. Ancora Uniqa in avanti e ancora con Colucci. Questa volta cambia il compagno di triangolazione ma non il risultato finale, Di Franco è bravo a chiudere il passaggio di ritorno con i giri giusti e di punta Colucci non sbaglia. Kia ormai rassegnata si appende alle spalle forti di Brenna che in area di rigore si crea lo spazio per il tiro e infila il pallone nel sette sul secondo palo riaprendo la partita. L’illusione dura però poco più di un minuto fin quando il bel gioco di Uniqa produce un’altra azione da playstation con autori Acarnici, Colucci e Colombo conclusa in rete dal primo dei tre. Con Kia in attesa solo del triplice fischio finale, Brenna tenta un ultimo disperato tentativo vanificato dal palo che spegne ogni speranza. Al termine di gara Colucci trova il terzo gol personale spingendo il pallone in rete dopo l’errore di Colombo sotto porta sul traversone basso di Inguanti, concludendo così la gara sul definitivo 2 a 6.

CHIAVE TATTICA

Vittoria convincente per Uniqa che ha superato con poche difficoltà la compagine Kia, un successo ottenuto grazie alle ottime prestazioni di Colucci e Acarnici, che si porteranno entrambi a casa il pallone. Kia in defezione di uomini, pur passando in vantaggio non è riuscita a gestire il vantaggio e a placare l’ira funesta dei due giocatori citati sopra. Nota di merito per la sportività di Uniqa applicata in ogni situazione della serata, un aspetto di quanta serenità e consapevolezza ci siano in più nei ragazzi di Esposito rispetto alla passata stagione.

 

 


Mariani, un bomber con gli stivali

Flowserve si sbarazza di Prelios

ELEVATO AL CUBO Tra le fila di Flowserve agisce unno scatenato Alberto Mariani, autore di una sontuosa tripletta

 

 PRELIOS - FLOWSERVE      2-4   

RETI: 4’ Mariani (F), 9’ Francescon (F), 10’ Mariani (F), 20’ Ferri (P), 5’ st Izzo (P), 13’ st Francescon (F).

PRELIOS: Sala 5, Ferri 7, Olimpio 5.5, Vannini 5.5, Izzo 5.5, Magnelli 5.5,  Sironi 5 , Verni 6.5.

FLOWSERVE: Rezzi 7, D’aguanno 6,  Mariani 7.5 , Paroni 6, Scapini 6, Francescon 6.5, Milesi 6, Picaro 5.5, Rossi 6.5, Viganò 6.5.

ESPULSI: 17’ st Izzo (P).

AMMONITI: Rossi e Scapini (F).

 

CRONACA

In una serata nebulosa, fredda, buia, è stato bomber Mariani vestito in giallorosso a portare la luce e la vittoria a Flowserve con una prestazione parecchio convincente, ai danni di un Prelios che paga l’assenza per un tempo del portiere e il crescente nervosismo della punta dell’iceberg, Izzo, espulso nel finale: questo il riassunto della partita giocata da due buone squadre, solide in difesa e pericolose grazie alle individualità in attacco. La partita comincia senza il portiere in maglia bianca, Sala, che colpevolmente costringe la squadra a mettere Sironi, giocatore di movimento, in porta: la confusione scaturita da questa defezione temporanea è il principale motivo dell’insicurezza degli uomini in maglia bianca a inizio partita, cosa che è destinata a pregiudicarli nel risultato almeno nel primo quarto d’ora di ripresa. Immediatamente dopo il fischio Flowserve spinge, e si appoggia all’inventiva e alle sponde del loro numero diciannove, che subito col suo peso crea una serie di pericoli alla difesa di Prelios: il più concreto dei pericoli è quello che porta al vantaggio, una punizione conquistata e calciata da Mariani che col destro infila la porta momentaneamente occupata da Sironi e porta i suoi in vantaggio, praticamente a partita appena cominciata. La reazione della squadra in svantaggio porta esclusivamente la firma di Ferri, uomo fulcro di questa squadra, che due minuti dopo la punizione in azione personale sulla sinistra sgancia un sinistro che spedisce il pallone contro il palo, permettendo a Rezzi (in questa partita leader, saracinesca, alcune parate soprattutto nel secondo tempo valgono come gol) di tirare un sospiro di sollievo. Flowserve è però solidissima finchè Mariani rimane in campo e riesce al 9’ con Francescon a segnare il 2-0, su uscita maldestra di Sironi: cross dalla sinistra, da lontanissimo per il piede di casa giallorossa, che in contrasto tra difensore e portiere riesce comunque a indirizzare la palla verso la porta; il resto sono urla di gioia, doppio vantaggio Flowserve. Il 3-0 che arriva immediatamente poco dopo e ha tutti i connotati di una sentenza della Cassazione, e lo firma di testa ancora Mariani su ennesima uscita maldestra di Sironi (è colpevole, ma come si fa a dargli delle responsabilità tecniche?), servito splendidamente da cross dalla destra di Rossi): tripla lunghezza di vantaggio e dominio giustamente legittimato dal risultato, tutto perfetto finora per i giallorossi. Il primo tempo però si chiude su insistenze di Prelios, che assedia Rezzi e la sua difesa: Flowserve regge benissimo, e Rezzi è mostruoso in più di un'occasione, fino però al gol di Ferri su respinta corta che al 24’ del primo tempo permette alla squadra in maglia bianca di accorciare il risultato. A Ferri finalmente tocca la prima gioia serale, dopo aver preso un altro palo (questa volta di destro) immediatamente dopo il secondo gol di Mariani: il giocatore è perfetto per la sua squadra, veloce e pieno di inventiva, e diverte pur segnando meno di quanto forse meritasse. La rivalsa di Prelios si concretizza subito, al 5’ della ripresa, con il bellissimo gol di Izzo: Ferri propizia un contropiede (tre contro tre) puntando palla al piede la difesa di Flowserve, serve poi il compagno con la maglia numero otto che, dopo un controllo difficoltoso, con una meravigliosa girata di destro ficca il pallone sotto la traversa (per l’esultanza Izzo si becca in giallo molto pesante ai fini della partita). Il match a questo punto sembra volgere verso un punto di svolta, ma Rezzi è stoico e per 5/10 minuti tiene il risultato in piedi per la sua squadra giallorossa, che con l’uscita di Mariani (ci si chiede davvero perché un minutaggio così stretto al migliore della squadra) e lo spostamento nel ruolo di punta di Picaro non sale più verso la porta di Prelios (nel secondo tempo finalmente presidiata da Sala). Il nervosismo agonistico entra prepotentemente nella partita con due falli, uno di Scapini sciagurato sulla sinistra ma non sanzionato, e un altro di Francescon in mezzo al campo con conseguente giallo, che soprattutto surriscaldano Izzo: la situazione è oltremodo complicata dalla doppietta anche di Francescon, il quale ribatte un cross che Sala maldestramente smanaccia e lascia nella sua area: il bomber giallorosso (da condor d’aria di rigore) non può sbagliare. Il 4-2 certamente non aiuta Prelios, che di qui in poi lentamente esce dalla partita per riporla nelle mani degli avversari: di qui sino alla fine non succede nulla di straordinaria, se non la brutta espulsione per doppia ammonizione di Izzo, che risponde male all’arbitro e si becca un secondo giallo che rovina la sua pagella, la prestazione e la squadra tutta. E’ dunque su questo punteggio che Flowserve lucra i tre punti e si regala un'importante soddisfazione, lasciando a bocca asciutta Ferri e compagni, e ringraziando la grande vena realizzativa di Mariani, sempre più il diamante di questo team.

CHIAVE TATTICA

La partita è stata fin dall'inizio segnata dall’assenza del portiere di Prelios, Sala, ma è tutta la difesa a fare acqua nel primo tempo sulle insistenze di Mariani. Ferri è il massimo che gli uomini in maglia bianca possono esprimere, e questo per un poco basta, ma alla lunga la costanza e i muscoli di Flowserve hanno larga strada: se Flowserve riesce a rendere con questo ritmo, e convince Mariani a una presenza continua in mezzo al campo, può sperare di andare molto oltre questo successo.

 

 


Dude, un attacco sotto rete

Baldi danza sopra Ensto

SENZA DUBBIO Vittoria ineccepibile per Dude, sulla quale però pende la spda di Damocle del ricorso inoltrato da Ensto Italia

 

 ENSTO ITALIA – DUDE      0-6   

RETI: 6' Merlo (D), 15' Baldi (D), 23' Baldi (D), 15' st Pastore (D), 19' st Di Giacomo (D), 25' st Baldi (D).

ENSTO ITALIA: Tudayan 5.5, Alvino 6, Iannuzzella 5.5, Di Salvo 6, Bolinas 6.5, Buccoliero 6, Franzese 6.5, Campostrini 6.5,  Gandolfo 5.5 , Giustizia 6, Insinga 6.

DUDE: Calore 6.5, Baldi 7, Pastore 7.5, Torresan 6.5,  Di Giacomo 7.5 , Merlo 6.5, Massimilla 7, Loperfido 6.5. All. Del Bianco 6.5.

AMMONITI: Campostrini (E), Massimilla (D).

 

CRONACA

Iniziata con molto ritardo la sfida che ha visto in campo una sola e unica squadra, nel recupero del match della quarta giornata tra Ensto Italia e Dude. E’ stato infatti un domino netto e concreto da parte della squadra in maglia nera ovvero Dude, che ha espresso buona tecnica e un gioco solido volto a schiacciare la compagine avversaria per tutta la gara nella propria difesa. La sfida è stata aperta da Merlo che grazie a un bellissimo cross da corner di Massimilla ha incornato senza lasciare speranza al portiere avversario. La reazione avversaria è tardata e al minuto numero quindici i ragazzi di Dude hanno trovato il raddoppio grazie a Baldi, che su una sponda geniale di Torresan ha incrociato con forza per il 2-0, rimarcando il suo ottimo momento di forma, soprattutto in chiave realizzativa. Ensto Italia, priva di idee e fantasia, ha provato con qualche conclusione da lontano a spaventare Dude, ma con scarsi risultati visto che alla lunga non è riuscita a produrre nulla di concreto. La prima frazione di gara si è conclusa con la terza rete di Dude, firmata ancora da Baldi su assist di Massimilla con il tacco, veramente una giocata di altissimo livello calcistico. Nel secondo tempo il copione è rimasto lo stesso con Dude che ha continuato a dominare imperterrita contro un avversario cupo e impaurito, incapace di mostrare qualità specialmente in mezzo al campo. Al sedicesimo è arrivato il meritato 4-0 da parte del migliore in campo ovvero Pastore, che forse ispirato dall’omonimo, è stato freddo davanti al portiere insaccando abilmente grazie a uno scavetto che aggiunge un po' di pepe alla sua già ottima performance sul terreno di gioco. Nonostante il risultato Ensto Italia non è riuscita mai veramente a impensierire la retroguardia avversaria. Al diciannovesimo è poi arrivata la rete del 5-0 in favore di Dude, siglata dal gigante buono Di Giacomo, bravo a smarcarsi in area e a battere con un tiro angolato Tudayan costringendo la Ensto ancora una volta raccogliere la palla in fondo al sacco. Il punteggio diventa tennistico all’ultimo secondo quando dopo una bella azione a palla a terra ancora di Baldi, questa volta su assist di Loperfido, ha confezionato il sesto gol.

CHIAVE TATTICA

Di tattico si è visto poco, da una parte una formazione che ha spinto per tutta la gara senza mai perdere l’iniziativa, dall’altra una formazione molle e a tratti superficiale. Vittoria per la Dude meritata e classifica mossa grazie ai tre punti acquisiti.