CORPORATE CHALLENGE 2015/2016
Calcio a 7 - Maschile
13/02/2016

REGULAR SEASON - 10a giornata

Servizi completi della 10a giornata


Pokerissimo per Flowserve

Unione Penalisti ancora ko

CINQUINA Risultato senza discussione quello ottenuto da Flowserve, che ha sconfitto gli avversari dell'Unione Penalisti

 

 UNIONE PENALISTI – FLOWSERVE      1-5   

RETI: 9’ Francescon (F), 4’ st Mariani (F), 8’ st Francescon (F), 19’ st Mariani (F), 20’ st Gerunda (U), 24’ st Scapini (F).

UNIONE PENALISTI:  Picotti Matteo 4.5 , Nicolò 5.5, Pirro 6.5, Cocchini 5, Gerunda 5.5, Picotti Emanuele 5, Malvezzi 5, Ateli 5.5.

FLOWSERVE: Livraghi 6, Paroni 6, Rossi 7, Francescon 7, D’Aguanno 5.5,  Scapini 7.5 , Pirola 6.5, Mariani 7. A disp. Viganò, Rezzi. All. Meroni 6.5.

 

CRONACA

Risultato prevedibile alla vigilia: caratura differente e obiettivi in gioco opposti. Flowserve vince col “minimo sforzo” contro Unione Penalisti e rilancia la propria candidatura in zona playoff, grazie soprattutto a una ripresa di grande corsa e cinismo sotto porta. I gialloblù, d’altro canto, non si sono risparmiati e hanno offerto una prova di sacrificio e cuore. Non sono mai affondati sotto i colpi dell’avversario nel primo tempo, equilibrato e piuttosto avaro di emozioni, nonostante una perla di Francescon ad aprire le marcature. Nel secondo, però, le energie sono venute a mancare e la corsa di Scapini ha letteralmente “spaccato in due” la partita, lasciando a Mariani il compito di mettere il famoso “coltello nella piaga” nella difesa di Unione Penalisti. Il risultato finale di 5-1 in favore di Flowserve, dunque, è frutto di una ripresa praticamente perfetta da parte degli uomini guidati in panchina dal tecnico Meroni. In difesa non soffrono mai la fisicità di Gerunda, piuttosto impacciato sotto porta ma autore di un gol facile-facile grazie all’iniziativa di Pirro, e ripartenze guidate dal migliore in campo Scapini. Il numero 14, autore di due assist e una rete, si prende meritatamente la palma di MVP, sfuggendo a tutte le marcature e correndo come un motorino inesauribile sulla fascia destra. Menzione particolare a Francescon, soprattutto per il gol che apre l’incontro: tacco al volo a scavalcare l’avversario e tiro d’esterno destro a incrociare che non dà scampo a un insolito Picotti versione portiere. L’estremo difensore di Unione Penalisti, vero anello debole (non è un portiere, ahimè), ha “dato il la” alla cinquina di Flowserve con una papera clamorosa sul raddoppio di Mariani per poi assistere da spettatore non pagante alle scorribande avversarie fino al 5-1 finale. Semplici semplici i due tap-in di Francescon e Mariani, che così fanno doppietta, e poi chiude il discorso la rete di Scapini che – per una volta – sfrutta la “sgroppata” di un suo compagno di squadra, ovvero Pirola, e deposita in rete il gol che fa pokerissimo per Flowserve. Unione Penalisti rimandati, col solo cuore non si va molto avanti.

CHIAVE TATTICA

Nessun rimedio alle scorribande sulla fascia destra di Scapini: ci provano Malvezzi, Cocchini e Ateli ma con risultati piuttosto negativi. L’unico a vincere qualche contrasto è Pirro, ma è davvero troppo poco per arginare il centrocampo di Flowserve, guidato da un capitan Rossi in grande spolvero. Tutto facile così per gli attaccanti, che devono solo depositare in rete il lavoro dei compagni nel recupero del pallone e nelle ripartenze.

 

PAGELLE

UNIONE PENALISTI

PICOTTI Matteo 4.5 Papera clamorosa sul raddoppio di Mariani. “Il portiere non sarà mai il suo mestiere”, parafrasando Venditti.

NICOLO’ 5 Guida i compagni dentro e fuori dal campo: purtroppo i risultati lo condannano a un’altra sconfitta incolore.

PIRRO 6.5 Jolly di centrocampo: fa avanti-indietro con grande sacrificio e dedizione. L’ultimo a demordere, prestazione da sottolineare.

COCCHINI 5 Impresentabile sulla fascia. Non imposta, non riparte e soprattutto non contiene le scorribande avversarie.

GERUNDA 5.5 Impacciato centravanti: lento, macchinoso e spesso fuori posizione. Mezzo punto in più per il gol della bandiera dopo lo spunto del solito Pirro.

PICOTTI Emanuele 5 Una serata da “Chi l’ha visto?” per il numero 11. Una prova da foglio bianco all’esame della maturità: da rivedere (oppure no?).

MALVEZZI 5 Niente da fare nemmeno per il povero Malvezzi. Gli passano da tutte le parti, gli manca solo il cartello con scritto Telepass a chiudere il cerchio.

ATELI 5.5 Comincia bene, con buoni spunti e proposizioni. Poi si perde nella mediocrità generale della partita e della squadra: spaesato.

FLOWSERVE

LIVRAGHI 6 Si merita la sufficienza per un intervento avvenuto a gioco fermo. Bella parata plastica su Gerunda. Il resto sono “popcorn e patatine”.

PARONI 6 Si limita al compitino difensivo, mai impensierito dall’attacco avversario. Prova discreta, anche per le poca propensione offensiva.

ROSSI 7 Non segna e non fa assist, ma merita un voto decisamente alto. C’è su tutti i palloni, i contrasti li vince a mani basse e guida il centrocampo con maestria.

FRANCESCON 7 Gol meraviglioso ad aprire le marcature (guardate il video!), e partita concreta a raccordo tra centrocampo e attacco. Giocatore completo.

D’AGUANNO 5.5 Partita di sponda, di lavoro sporco e di sacrificio per i compagni. Tutto questo lavoro però lo rende meno lucido sotto porta. Meglio Mariani nella ripresa.

SCAPINI 7.5 Entra a partita in corso e la cambia. E’ come una lama nel burro nella difesa di Unione Penalisti. Fotografia della sua partita una corsa per tutto il campo all’ultimo minuto di gioco: inesauribile gazzella di Flowserve. Ah, due assist e un gol.

PIROLA 6.5 Un plauso a un match giocato in maniera ottimale. Fa bene la doppia fase e regala anche l’assist del 5-1 a Scapini a fine partita.

MARIANI 7 Entra nella ripresa e sembra la copia sbiadita di D’Aguanno. Poi però ci mette due gol, uno su papera e un tap-in facile facile, che spianano la strada ai compagni per una facile vittoria.

All. MERONI 6.5 Nel primo tempo mette in campo una squadra equilibrata ma con le “marce ridotte”. Cambia registro, con ottimi innesti dalla panchina, nella ripresa e stravince la partita.

 

 

 


Accorhotels non si vuole più fermare

Montemezzani la chiude con una magia

 ACCORHOTELS – DUDE      3-0   

RETI: 6' Abbate (A), 16' Di Stefano (A), 22' st Montemezzani (A).

ACCORHOTELS: Corrado 6.5, Di Stefano 7,  Montemezzani 7 , Ravelli 6.5, Abbate 7, Nosotti 6.5, Peluso 6.5, Martino 7. A disp. Muller, Cattaneo, Beolchi, Gentile. All. Gaglio 7.

DUDE: Calore 5.5, Balli 6.5, Pastore 6, Bruschi 6, Torresan 5.5, Suelzu 5.5,  Merlo 5.5 , Massimilla 6, Loperfido 5.5. All. Del Bianco 5.5.

 

CRONACA

Sfida ad alta quota alla Scarioni tra Accorhotels, desiderosa di mantenere la vetta della classifica, e Dude, lontana solamente tre punti dai blancos di Gaglio. L'atmosfera è quella delle grandi occasioni e le poche occasioni di inizio partita, dovute ad un atteggiamento protetto delle due formazioni, dimostra come entrambe le squadre si temano a vicenda. I primi minuti vedono Dude più attiva nel possesso palla e più propositiva, mentre Accorhotels difende con ordine non concedendo spazio alle avanzate degli avversari e cercando l'occasione buona per colpire. Occasione che prontamente arriva al 6' quando, dopo una sanguinosa palla persa da Torresan al limite della propria area, Abbate, ancora lui, fredda il portiere avversario realizzando il gol del vantaggio per Accorhotels. Il copione della partita non cambia, anzi si accentua maggiormente l'atteggiamento protetto e ordinato di Accorhotels, schierata in campo con una difesa a tre formata dai due esterni Montemezzani e Nosotti e dal perno centrale Martino. Dude, al contrario, continua a cercare di far la partita puntando sulle sgroppate di Pastore sulla fascia destra, ma la difesa di Accorhotels non concede occasioni, tanto che sono molti, e imprecisi, i tentativi da fuori della squadra di Del Bianco. Al 16' Accorhotels trova il gol del raddoppio con Di Stefano, bravo a inserirsi e a sfruttare l'ottima rimessa laterale di Nosotti. Il finale del primo tempo non riserva molte sorprese, e le uniche occasioni da rete sono, ancora una volta, conclusioni dalla distanza da una parte e dall'altra che però risultano imprecise, fatta eccezione per un paio di occasioni pericolose capitate ad Accorhotels con Abbate e Ravelli, mentre dall'altra parte il più attivo è Balli che prova ad accorciare le distanze con un paio di tiri da fuori area. La ripresa si apre con lo stesso copione della prima frazione di gioco, con poche occasioni e con le squadre molto ordinate in fase difensiva. Le prime occasioni capitano sui piedi di Ravelli, che nel giro di due minuti impensierisce la porta di Calore con due tiri da fuori area. La prima pericolosa occasione nel secondo tempo per Dude, dopo un tiro da fuori di Bruschi, è un colpo di testa ravvicinato di Balli che esce di pochissimo. Al 14' st Abbate rischia di far saltare la panchina di Accorhotels: dopo aver saltato tutta la difesa avversaria e anche il portiere, il numero sette dei blancos si vede negare il gol a porta vuota da un fantastico salvataggio sulla linea che tiene a galla Dude e che vanifica l'azione più bella della partita. Dall'altra parte è ancora Balli il più pericoloso, con due conclusioni nel giro di pochi minuti che però non trovano la porta. A questo punto le energie sembrano calare e gli attacchi di Dude non sembrano efficaci, grazie anche all'ennesima straordinaria prova di Martino, leader della difesa di Accorhotels. Al 22' della ripresa Accorhotels chiude la partita con una perla di Montemezzani che, dopo aver recuperato palla nella propria metà campo, senza pensarci due volte fa partire una conclusione perfetta dalla sua difesa che sorprende un Calore troppo fuori dai pali e realizza il gol del definitivo 3-0 che porta Accorhotels in vetta alla classifica.

CHIAVE TATTICA

Ancora una volta Accorhotels dimostra di avere una difesa impenetrabile, caratteristica fondamentale per vincere le partite. La sua difesa molto ordinata non ha permesso a Dude di trovare i varchi necessari per impensierire Corrado, nonostante per lunghi tratti il pallino del gioco sia stato nella mani del team di Del Bianco. Il merito di Accorhotels è stato anche quello di aver sfruttato le occasioni concesse dagli avversari, soprattutto in occasione del gol del vantaggio. Per non parlare della perla di Montemazzani nel finale.

 

 


Da Brescia verso Pucciarelli

Botta e risposta per un pari

 PRELIOS – GENERALI      1-1   

RETI: 4' Brescia (P), 14' Pucciarelli (G).

PRELIOS: Sala 6.5, Brescia 7, Tartaglia 7, Izzo 6.5, Sironi 6.5,  Magnelli 6.5 , Dell'Area 6.5.

GENERALI: Arturi 6.5, Amodio 6.5, Cristanziani 6.5, Morandotti 6.5,  Pucciarelli 7 , Romani 6.5, Bardelli 7, Melchiori 6.5, Di Lorenzo 6.5. All. Ossoli 6.5.

AMMONITO: Morandotti (G).

 

CRONACA

Partita che ha abbastanza deluso sul piano delle emozioni quella tra Prelios e Generali. Parte subito bene Prelios con una punizione dal limite: Brescia si incarica del tiro, e invece di aggirare la barriera calcia dritto per dritto rasoterra pescando l'angolino giusto per il vantaggio. Pronti via e subito doccia fredda per i ragazzi di Generali. Successivamente è ancora Prelios a provarci, Izzo in ripartenza si lancia in area di rigore, ottima l'uscita di Arturi. Poco dopo si fa vedere in avanti anche Generali, capitan Pucciarelli vince due contrasti sulla fascia destra e tira con tanta potenza ma poca precisione. Neanche un minuto e Bardelli prende palla al limite, riesce a girarsi e anche questa volta c'è la potenza ma manca la giusta traiettoria. Ritmi lenti e poche occasioni portano quindi alla metà del primo tempo. Bardelli da sinistra salta un avversario con un pregevole tunnel, resiste alla carica di un altro difensore e calcia in porta di piatto a cercare il palo lontano, bene Sala in corner. Sugli sviluppi del corner nuovamente Bardelli calcia al volo ma sulla linea un difensore strozza la gioia del gol a Generali. Prima della fine della prima frazione, c'è tempo ancora per un occasione per la truppa di Ossoli, Di Lorenzo va via sulla sinistra, tiro insidioso sul secondo palo ma Sala ancora dice di no. Primo tempo di netta prevalenza rossoblù. Generali crea un sacco ma non sfrutta nulla, Prelios dopo il gol si è chiusa a difesa del risultato. Anche a inizio ripresa il filo conduttore è lo stesso, poche occasioni e ottime prestazioni difensive. La prima occasione arriva al decimo con Tartaglia che sfonda centralmente ma calcia out. Successivamente è ancora Prelios in avanti, si fa per dire, Brescia da lontanissimo calcia al volo e la palla esce di pochissimo sopra la traversa. Poco dopo però ecco Generali, palla libera in mezzo al limite dell'area, arriva Pucciarelli che calcia di prima intenzione, conclusione non irresistibile ma che si deposita in rete. Pareggio finalmente agguantato per Amodio e compagni. Subito dopo doppia occasione: prima Bardelli controlla un buon pallone sulla sinistra e calcia al volo, bene Sala, poi la risposta di Prelios, Magnelli dal limite calcia bene ma anche qui Arturi interviene benissimo. Gli ultimi minuti di match sono tutti per i ragazzi di Ossolli. Prima una punizione dal limite, Bardelli calcia bene ma ancora una volta Sala è reattivo e nega il gol. Poi nei minuti finali arriva una clamorosa doppia occasione. Prima con Bardelli che mette un filtrante per Cristanziani che prova il diagonale, in questo caso la palla termina fuori di un niente. Poco dopo è Cristanziani a ricambiare il favore e a mettere solo davanti alla porta Bardelli che spara altissimo. Alla fine è pareggio. Gara che si è accesa solo nel finale, quando tutte e due le squadre si sono lasciate un po' andare. A Generali, che probabilmente meritava di più, manca il gol vittoria, Prelios guadagna un punto.

CHIAVE TATTICA

Prelios troppo arrendevole. Sironi e compagni segnano in apertura di match, poi il nulla. Poche occasioni create, tanta difesa, palloni lunghi e alla fine un pareggio. Forse osando di più si poteva ottenere un altro risultato. Generali troppo spreconi. Tra le ottime parate di Sala e gli errori sotto porta, il pareggio va stretto al tecnico Ossoli e i suoi ragazzi. Praticamente giocano tutta la partita nella metà campo avversaria ma portano a casa solo un punto. Con un pizzico di cinicità in più la vittoria tornerà sicuramente.

 

 


Mazza che vittoria!

Pwc travolge Uniqa

 PWC – UNIQA      7-0   

RETI: 1' Zizzi (P), 15' aut. Inguanti (U), 16' Mazza (P), 11' st Anti (P), 18' st Mazza (P), 22' st Mazza (P), 24' st Stomeo (P).

PWC: Bruno 6.5, Calligher 6.5, Minghinelli 7, Zizzi 6.5, Stomeo 7, Anti 7, Longano 7,  Mazza 7.5 , Picozzi 6.5. All. Sala 6.5.

UNIQA: Arena 6, Messineo 6, Inguanti 5.5, Zavaglia 5,  Colombo Marco 5 , Salvau 6.5, Mazzucco 5.5, Colombo Giancarlo 5.5, Mantegazza 5.5, Di Franco 6. All. De Palma 5.5.

AMMONITI: Minghinelli e Mazza (P).

 

CRONACA

Partita di cartello nel decimo turno del Corporate Challenge: Pwc contro Uniqa, seconda contro terza. Da una parte: Bruno in porta, Picozzi centrale, Calligher a sinistra, Zizzi a destra, Mazza e capitan Minghinelli a supporto di Anti; a disposizione: Stomeo pronto a subentrare a Picozzi in difesa, e Longano per rilevare Anti come falso nueve o affiancarlo facendo rifiatare Minghinelli. Dall'altra parte: Arena in porta, Mazzucco centrale, capitan Di Franco a sinistra, Inguanti a destra, Zavaglia e Marco Colombo a supporto di Salvau; a disposizione: Messineo, Giancarlo Colombo e Mantegazza per eventuali cambi modulo. Ecco, tutta la suspense si ferma qui. Bastano trenta secondi infatti alla formazione di Sala per sbloccare il punteggio: su una lunga rimessa laterale, Mazza approfitta di un'indecisione tra difensori e portiere per scavalcare quest'ultimo con un pallonetto, sul quale Zizzi è il più lesto dalle retrovie ad avventarsi per ribadire in rete. Si capisce immediatamente che il vantaggio è destinato a durare e allargarsi: Pwc dispone come meglio crede del pallone e degli avversari, che da parte loro alleggeriscono la pressione solo quando bomber Salvau riesce a fare il factotum facendo salire la squadra; arrivano parecchi tiri, seppur da lontano, un paio di punizione pericolose non sfruttate a dovere e una clamorosa traversa di Minghinelli, ritrovatosi a tu per tu con l'estremo difensore su una spazzata di Calligher trasformatasi in assist. Di Franco dal canto suo suona la carica per Uniqa, con una punizione tesa da posizione defilata che impegna seriamente Bruno per la prima volta. Ricevuto questo segnale, gli orange decidono che è il momento di essere cattivi là davanti, e intorno al quarto d'ora vanno a segno due volte: Mazza con un gran filtrante di prima intenzione pesca tutto solo Minghinelli, che la mette bassa sul secondo palo verso Longano, anticipato in spaccata da Inguanti che così facendo segna l'autorete del 2-0; nemmeno un minuto più tardi, Longano retrocede a raccogliere la sfera su un disimpegno, alza la testa e premia l'inserimento di Mazza, la cui conclusione ravvicinata passa sotto le gambe di un incerto Arena. Sopra di 3 gol, Pwc addormenta i ritmi e concede qualche tiro da lontano; ordinaria amministrazione per la retroguardia arancione, che però suda freddo quando Salvau, al termine di un'azione insistita sulla sinistra, riesce a mettere in mezzo dal fondo addirittura di rabona, Mazza a centro area sbaglia una facile chiusura e Mazzucco si ritrova un'occasione d'oro da due metri, ma dimostra di essere un difensore e spedisce a lato. Lo scossone arrivato dal campo coincide con uno scossone dalla panchina: Anti fa il suo ingresso sul terreno di gioco e Pwc costruisce tre palle gol, la prima con un suggerimento del nuovo entrato per Longano che con un diagonale rasoterra manda fuori da pochi passi, la seconda con un simile diagonale dello stesso Anti dopo un dribbling secco su Inguanti, la terza con un'invenzione di Longano ancora per il numero 9, che sulla corsa spara addosso ad Arena. Un abbrivio che si esaurisce con la fine della prima frazione. Nell'intervallo De Palma rimescola le sue carte (Messineo sostituisce Di Franco e compone un tandem difensivo con Mazzucco, Inguanti sale a centrocampo e al suo fianco vanno ad agire Mantegazza e Giancarlo Colombo; bocciati Zavaglia e Marco Colombo) ma seppur con dinamiche tattiche lievemente differenti la musica è la stessa. Uniqa riesce a sfiorare la rete solo da distanza siderale; colpisce anche un palo col “predicatore nel deserto” Salvau, su punizione, ma quando riparte Pwc crea la superiorità numerica senza alcuno sforzo. Il poker giunge all'11': Longano va via a Mantegazza sulla sinistra e mette in mezzo per la correzione vincente sul primo palo di Anti. Intesa fantastica tra questi due attaccanti, che riescono così a terminare l'opera iniziata sul finire di primo tempo; ora tocca di nuovo ai compagni divertirsi. Al 18' Mazza serve la manita con una perla da cineteca: prende la mira a centrocampo e col destro disegna una parabola degna del miglior Pogba, che va a infilarsi esattamente tra le molli mani di Arena e la traversa. Il portiere di Uniqa ha modo di riscattarsi pochi giri di lancette più tardi, stendendosi a deviare una potentissima punizione dal limite di Anti. E tutta la sua squadra avrebbe modo di trovare parziale soddisfazione se il collega Bruno non negasse la meritata gioia del gol a Salvau con un plastico tuffo su un interno a giro diretto all'incrocio. Anzi, al 22' arriva il 6-0: palla lungolinea a stimolare la corsa di Mazza, che trafigge il povero Arena con un diagonale letale e firma la tripletta. Nei due minuti successivi, si consuma un copione analogo a quello dei due precedenti: una bella percussione di Messineo libera Salvau tutto solo davanti al portiere, tocco sotto del centravanti biancoblù e palla incredibilmente alta sopra la traversa; ribaltamento di fronte, manovra corale che manda al tiro da fuori Stomeo: sinistro all'angolino che lascia immobile Arena e fissa lo score col settimo sigillo. Pwc festeggia così un successo convincente che mette ben in chiaro una cosa: con Accorhotels sarà una corsa a due per il titolo!

CHIAVE TATTICA

Il punto di forza di Pwc è semplice a dirsi e difficile a farsi: l'applicazione perfetta di uno schema tattico. Nella fattispecie, un 3-2-1: centrali accorti in fase di contenimento, terzini attenti dietro e pronti a trasformarsi in ali a ogni attacco (rigorosamente a turno, mai entrambi avanti contemporaneamente), centrocampisti abili a scambiarsi con disinvoltura i ruoli di metronomo e incursore, centravanti di turno mobili su tutto il fronte offensivo; complessivamente, gioco “a due tocchi” e moto perpetuo senza palla, con dosaggio certosino di combinazioni corte e cambi di gioco a lunga gittata. Il tutto condito da predominio tecnico e atletico nell'uno contro uno. A tale collettivo e a tali individualità, Uniqa prova a contrapporre più schieramenti durante la partita. Disastroso il 3-2-1 del primo tempo, speculare solo alla lavagna: sulle avanzate orange la squadra si schiaccia in un'unica linea a 5 all'altezza del dischetto del rigore, rendendo assai difficile recuperare la sfera, e appena l'azione riesce a spostarsi sul versante opposto salgono quasi tutti in massa senza criterio, lasciando spesso e volentieri un solo uomo a subire il quasi sistematico contropiede. Già meglio il 2-3-1 della ripresa, che occupa gli spazi in maniera un po' più organica e consente lo sviluppo di qualche trama interessante, però restano grosse difficoltà nel mantenere le giuste distanze: i reparti sono troppo lunghi, davanti si crea qualcosina ma dietro si concedono enormi varchi, e il fisiologico calo psico-fisico nel finale non può che peggiorare la situazione. Nell'arco di tutta la gara, comunque, si vedono non di rado maglie biancoblù occupare fazzoletti di campo con troppi uomini, toreati dall'efficiente possesso avversario e dimentichi di ogni senso della posizione.

 

 


Maffezzoni e Campostrini dettano legge

Mediamond surclassata da Ensto Italia

 MEDIAMOND – ENSTO ITALIA      4-8   

RETI: 6' Campostrini (E), 7' Paci (M), 13' Maffezzoni (E), 22' Nogarè (E), 2' st Campostrini (E), 4' st Pisano (M), 5' st Campostrini (E), 12' st Sorci (M), 15' st Paci (M), 19' st Nogarè (E), 22' st rig. Buccoliero (E), 24' st Alvino (E).

MEDIAMOND: Di Trani 7.5, Marini 6,  Coco 6 , Galbiati 6.5, Sorci 7, Pisano 7, Paci 7. All. Viotti 6.

ENSTO ITALIA: Lunghi 5, Alvino 6.5, Di Salvo 6, Campostrini 8, Iannuzzella 6, Nogarè 7.5, Viviani 6, Buccoliero 7.5, Insinga 6, Rippa 6.5,  Maffezzoni 8 . All.De Vecchi 7.

 

CRONACA

Quella tra Mediamond ed Ensto Italia è stata sicuramente una gara divertente e ricca di capovolgimenti. Tanti i gol, ben dodici, in una partita molto maschia e dove le contestazioni non sono mancate. Un match nervoso, accompagnato da diversi falli a scopo provocatorio, sia da una parte che dall'altra e alcune scene pessime che non sono proprio piaciute. Per esempio: simulazioni, urla esagerate per ingigantire un leggero fallo di gioco, provocazioni tra giocatori avversari e tocchi proibiti, lontano dagli occhi dell'arbitro, poco attento e non molto lucido nel gestire la delicata situazione. La prima occasione della gara ce l'hanno gli ospiti ma il dialogo tra Buccoliero e Maffezzoni non porta al gol, con quest'ultimo che per pochi centimetri manca il bersaglio. Gioia rimandata, però, per l'Ensto che trova la rete con Campostrini, il quale, come un falco, si avventa su un pallone vagante, castigando la difesa di Mediamond. La risposta dei padroni di casa non si fa attendere e, dopo neanche trenta secondi, Paci rimette le cose a posto, segnando l'1-1. L'attaccante classe 1964, aiutato da una deviazione su un contrasto col difensore avversario, mette il pallone alle spalle di Lunghi, beffandolo con un'involontaria parabola a effetto. Al 13' Maffezzoni raddoppia, con una facilità disarmante l'attaccante stoppa la palla col destro, si gira in un fazzoletto e con un numero si porta la sfera sul suo piede migliore, scaricando in porta un sinistro fulminante per Di Trani. Poco dopo Nogarè sfiora il gol dell'anno: "El Cholo" salta un avversario con un dribbling, poi, dal nulla tira fuori il coniglio bianco dal cilindro e con un sombrero pazzesco salta l'altro difensore. Il centrocampista, visto il pallone in aria e il poco spazio, è lesto a scavalcare anche il portiere in uscita con un tocco di punta al volo che per poco non entra in porta. Dopo un'azione del genere, Nogarè, non poteva non meritarsi il gol e così al 22', da una triangolazione impeccabile con Rippa, ne esce il terzo sigillo degli ospiti. Nella ripresa, passati poco più di cento secondi, Campostrini trova il quarto gol per i suoi: bomba potentissima (ma centrale), disinnescata da Di Trani. Dopo la prodezza del portiere, però, Pisano perde ingenuamente palla in area, favorendo lo stesso Campostrini che ribadisce in rete. Da segnalare come l'azione nasca da una rimessa assegnata erroneamente dal direttore di gara. Al quarto minuto Pisano si fa perdonare, accorciando le distanze e segnando il 2-4. Un minuto dopo è ancora uno scatenato Maffezzoni a seminare il panico nella difesa biancoblù, dal suo spunto ne esce un altro gol del solito Campostrini, il quale porta a tre il proprio score personale. Il 5-2 di Ensto sembra il più classico dei gol da ko tecnico e invece, arriva la reazione d'orgoglio di Mediamond con Sorci prima e con Paci dopo a far spaventare i bianconeri. I padroni di casa ci provano con insistenza ma la meritocrazia non li premia con la giusta ricompensa e il clamoroso gol del pareggio non arriva. Arriva, invece, la doppietta di Nogarè con un facile tap-in sotto porta e il gol di Buccoliero sul calcio di rigore a scacciare ogni possibilità di rimonta del Mediamond. Quest'ultimi perdono ogni speranza possibile e subiscono un passivo un po' troppo pesante: Alvino, a grande richiesta dal pubblico e dai compagni di squadra, trova la gloria personale, segnando il definitivo gol dell'8-4.

CHIAVE TATTICA

Ensto Italia deve ringrazie i due assi Maffezzoni e Campostrini: senza l'estro, il guizzo e la tecnica di questi due giocatori, difficilmente avrebbero vinto contro un avversario così caparbio. Oltre ai due sopracitati, da aggiungere assolutamente anche la grande prova di Buccoliero, il quale ha giocato con il coltello fra i denti e con la giusta cattiveria agonistica. Un'importante chiave di lettura, non del tutto indifferente, è stata sicuramente la freschezza di una squadra e la stanchezza dell'altra. Mediamond che, con gli uomini contati, ha faticato parecchio e negli ultimi dieci miuti di gara aveva già finito la benzina. Ensto, invece, grazie anche alle forze fresche in panchina, è riuscita a domare l'avversario negli ultimi e decisivi minuti di partita.