CORPORATE 2016/2017
Calcio a 7 - Maschile

TRENORD SENZA FERMATE

26/01/2017

Generali dura un tempo

GENERALI – TRENORD            0-11

RETI: 16’ Megale (T), 20’ Megale (T), 4’ st Castaldo (T), 5’ st Curci (T), 5’ st Baciotti (T), 6’ st Castaldo (T), 7’ st Megale (T), 10’ st Castaldo (T), 13’ st Megale (T), 17’ st Megale (T), 19’ st Memoli (T).

GENERALI: Arturi 6, Amodio 5, Cibin 5.5, Qypi 5, Pucciarelli 4.5, Morandotti 5, Di Lorenzo 5.5

TRENORD: De Cristofaro 6, Baciotti 6.5, Curci 6.5, Lanotte 6, Memoli 7, Rissitano 6.5, Castaldo 7, Megale 8, Piserchia 6.5, Russo 7.

 

CRONACA

Una secchiata di gol, tutta contenuta in 25 minuti, così tanti da dire basta, da essere tentati a fermare lo spettacolo di calcio: Trenord è impietosa, e realizzando 9 gol soltanto nella ripresa distrugge Generali, indecente nella seconda frazione ma soprattutto preoccupante anche pro futuro. La partita era anche cominciata con i migliori auspici, una partita apparentemente equilibrata che almeno fino al quarto d’ora del primo tempo aveva dimostrato di meritare lo 0-0: poi i migliori sono usciti alla distanza, in maniera assolutamente predominante, troppo per essere possibile senza la complicità avversaria, che perde la voglia di giocare troppo presto, senza riuscire a soffrire fino in fondo. Fino al 16’ le 4 occasioni più importanti sono due per parte, le più ghiotte quelle di Curci al 2’ del primo tempo (grandioso Arturi in uscita) e di Cibin al 10’, che con un bel destro costringe De Cristofaro a volare all’incrocio in presa plastica: poi al 16’ Trenord riesce definitivamente a sbloccarla, con Megali che fa un triangolo con Russo, taglia tutta la difesa e poi di punta anticipa il portiere avversari, per il primo vantaggio Trenord. Subito dopo il primo gol degli uomini in verde le occasioni si moltiplicano, con ancora Curci che soprattutto si fa pericoloso cogliendo il palo, con una bellissima rovesciata da rimessa laterale che pecca soltanto di non realizzarsi in gol: al 20’ arriva il 2-0, ancora un gol di Megale ancora con la punta, stavolta sfruttando un rimpallo comico in mezzo al campo su rinvio di Amodio; il centravanti fa anche questo, appena vede un pertugio si inserisce e anche con la punta, come può, prova a beffare il portiere. Il primo tempo termina sul punteggio di 2-0, un punteggio vero se si guarda alla seconda parte del secondo tempo, ma che tiene ancora gli avversari biancorossi di Generali ben sopra la soglia dell’onore, sicuramente in partita. Poi, quando si rientra in campo, Trenord sfodera il peggiore uragano offensivo che potesse abbattersi su Generali, e scopre tutti i peggiori risvolti tecnici e mentali degli avversari costringendoli a un supplizio offensivo: la lunga storia di reti del secondo tempo comincia al 4’, quando una mischia furibonda in cui Arturi para miracolosamente due conclusioni avversarie si sbroglia con il destro di Castaldo, che si inscrive al tabellino di giornata realizzando il 3-0; nemmeno un minuto dopo Trenord alla velocità della luce converte un contropiede ampiamente favorito dalla sbilanciata difesa avversaria, parte con Castaldo e Curci, con il primo che serve al secondo il definitivo assist e manda la partita sul 4-0. Generali comincia a giocare svogliata, e subito paga dazio contro degli avversari che, vedendo la crepa, la fracassano di gol per allargarla: sempre al 5’ Russo inventa un bellissimo schema su punizione, servendo il vicino Baciotti, che salta un uomo e la mette a giro alle spalle del portiere; il 5-0 non basta nemmeno per più di 60 secondi, e al 6’ è ancora Castaldo a mettere a segno la sua seconda rete personale, ancora risolvendo una mischia stavolta più chiaramente generata da una battuta corta di Arturi. Neanche si stesse giocando a tennis, 6-0 è il tennistico risultato che Trenord confeziona, ma a giudicare le facce nessuno sembra avere voglia di fermarsi: ancora meno ne ha sicuramente Megale, che in ripartenza castiga la svogliata difesa avversaria, portandosi da sinistra la palla sul destro e poi incrociando, e superando ancora un incolpevole Arturi. 7-0, la partita continua solo per onor di firma, quando ormai tutto è deciso e si deve solo capire quale sarà il risultato conclusivo: neanche a dirlo, Generali è letteralmente sparita dalla partita, continuando a camminare in maniera preoccupando in mezzo al campo senza trovare senso di riscossa dalla valanga di gol avversari. Al 10’ con questi presupposti arriva l’8-0, di Castaldo che viene servito da Megale, salta il portiere di destro e col sinistro mette in rete: al 13’ segue il gol, l’ennesimo da centravanti, di Megale, che su calcio d’angolo si smarca bene e di testa concretizza un bellissimo cross di Russo in mezzo all’area; 9-0, punteggio difficile da digerire e commentare, vicini alla decina. Al 17’, dopo qualche minuto di scialba melina in mezzo al campo, Generali riesce anche a subire uno svantaggio in doppia cifra, quando Megale in azione solitaria, mai sazio di sentire la porta e ferirla, finta il tiro di sinistro dal limite, salta un uomo e infine insacca all’angolino di destro: ultimo squillo del match è di Memoli, che tira benissimo di destro al 19’ e becca Arturi impreparato sul suo palo, con un tiro comunque insidioso e molto rapido. Sull’11-0 Trenord ferma la sua corsa, e aspetta la fine del match per festeggiare il risultato. Dall’altra parte regna un giustificato silenzio, la cosa più giusta di questo maledetto match, e la meno preoccupante rispetto a tutte le altre reazioni palesate in campo: chissà succede che, come tra un padre e un figlio da educare, da questo schiaffone Generali non decida di rimettersi in corsa.

 

CHIAVE TATTICA

Dominio assoluto di Trenord: solo maglie verdi dappertutto, soltanto esultanze di una squadra, con il pallone che conosceva soltanto un padrone. Il primo quarto d’ora è commentabile anzi piacevole a livello calcistico, tra due squadre equilibrate e divise da due grandi giocate di Megale, un centravanti come quelli che invece Generali deve rimpiangere. Poi black-out assoluto e partita finita in un attimo, quando ormai anche la tattica viene sepolta da una valanga di gol.