COSA FANNO I CAMPIONI A CASA?

02/04/2020

Storie e consigli da Inter, Milan e Monza


Durante il giorno, che uno sia in smart working oppure no, capita sempre un momento in cui ci chiediamo: «Ma cosa stanno facendo gli altri a casa?». Noi lo abbiamo a tre grandi ex campioni nella puntata delle stelle di Sportland25, che ci hanno raccontato la loro pausa forzata e anche quella dei grandi club a cui sono attualmente legati.

Fabio Galante: «Cerco di fare qualcosina, perché altrimenti la giornata è lunga a casa. Do una mano in cucina alla fidanzata, leggo un libro, vedo un film e qualche partita dei miei tempi. L’Inter come tutte le altre squadre di Serie A sta vivendo una situazione complicata: i giocatori cercano di allenarsi al meglio, anche se oggi non è possibile parlare di date per un ritorno in campo, alla normalità».

Maurizio Ganz: «Vorrei dire che stare a casa non è dura. Abbiamo la possibilità di riscoprire le amicizie e i rapporti con la famiglia. Io do una mano a mia moglie con i lavori domestici – ma non cucino – dopo anni in cui sono stato sempre in giro a causa degli impegni lavorativi. Inoltre sto apprezzando anche il fatto di poter passare del tempo con i miei figli Lisa e Simone Andrea. Per il calcio avremo tempo di riprendere e tornare a gioire. Sento quotidianamente le mie ragazze del Milan femminile: io e il mio preparatore atletico diamo loro dei lavori di forza, perché non possono correre o fare esercizi sulla tecnica in casa. Loro stanno impazzendo perché vorrebbero tornare ad allenarsi. Io le capisco bene perché il calcio è la loro vita, come lo è stato per me. Speriamo di poter riprendere presto, ma ora la salute è l’aspetto più importante».

Roberto ColaconeResponsabile Settore Giovanile AC Monza, ci ha spiegato le iniziative del club biancorosso per tenere alta l’asticella dell’attenzione dei giovani tesserati: «Io sono preoccupato per la testa dei miei ragazzi. Hanno tutti dai 14 ai 18 anni e li capisco: non è facile non poter uscire, non andare dalla ragazzina, non poter giocare a calcio. Quindi, abbiamo deciso di coinvolgerli in video conferenze con gli staff tecnici, in cui analizziamo delle partite dei nostri campionati e facciamo parlare loro. In questo periodo particolare non vogliamo insegnare nulla: vogliamo solo distrarli».

 

 

 

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